Perdonami, Marisa. Se tu fossi qui in questo momento, correresti a nasconderti. Ma non sei qui, non solo almeno. Oggi sei ovunque, anche in quei posti in cui esserci è un privilegio, nel cuore di chi hai sempre amato e che ha sempre amato te. Lì lo spazio e il tempo non esistono ed è la consolazione di questa incredibile eternità che ci spinge a pensare al tuo sorriso e non alla sofferenza a cui, tenace e ottimista come sei sempre stata, hai dovuto dire il tuo “eccomi”.
Correresti a nasconderti perché, qualsiasi cosa accadesse, la tua discrezione non era mai in discussione. La tua riservatezza ha delineato negli anni una donna straordinaria nel suo non voler mai pesare su nessuno se non su se stessa, infondendo anche nel dolore una sensazione di pace difficile da trovare in un altro sguardo che non fosse il tuo.
Sei in ogni lacrima che oggi, nonostante tu non voglia, stiamo versando in tanti. Smarrito chi non sapeva del male che ti aveva sfidata, ricordando solo la tua energia a bordo vasca; incredulo chi tutto poteva immaginare, ma non un addio così silenzioso e repentino contemporaneamente. Ma la tua eccezionalità è stata tangibile anche in questo e diveniva carezza, perfino quando il fischietto ci incoraggiava con forza a darci dentro con le bracciate.
Sei nell’odore intenso del cloro della “360” di Galatina, la piscina che sarà sempre tua e che nel tuo nome continuerà a vederci affannati nelle staffette, soddisfatti nelle lunghe distanze, entusiasti nel gioco. A ridere non rinunciamo, Marisa, te lo promettiamo. Il ridere di gusto, come tutte le volte in cui ci siamo ritrovati a cena o abbiamo fatto l’ennesima foto in costume da bagno, con l’immancabile bottiglia in mano per brindare alla follia di un gruppo sui generis.
Sei in tuo marito e nelle tue figlie, nella dolcezza che hai donato loro anche nello strazio del distacco.
Sei in quelle amiche a cui eri legata da un rapporto autentico, cadenzato dalla quotidianità, una corsetta, un caffè, due chiacchiere, un abbraccio.
Sei in chi ti ha conosciuta e ha imparato da te, non solo a nuotare, ma anche e soprattutto a essere corretto, a rispettare gli altri, a seguire uno stile di vita che unisse sport e relazioni nel modo più bello e genuino.
Sei in quel mese che ci siamo concesse prima che l’emergenza fermasse tutto nuovamente, io e te, a esorcizzare la paura mentre recuperavo il fiato, fantasticando su quando ci saremmo ritrovati tutte e tutti a scherzare ancora tra le corsie.
Sei nei “grazie” che non ti abbiamo detto abbastanza, ma che conoscevi bene attraverso i nostri occhi. Il pianto oggi li libera in un’esplosione di riconoscenza e di affetto.
Ciao, Marisa, ci vediamo su. Come quando ci salutavi negli spogliatoi, ma poi aspettavi su in reception per sorriderci ancora una volta prima di andare.
Sì, ci vediamo su.
I funerali di Marisa Sicuro saranno celebrati oggi alle ore 15 presso la Chiesa Madre di Martano (Le).