"Erano circa le 18 e 30, stavamo guardando la statua della Madonna e, improvvisamente, ci siamo visti avvolgere da una luce abbagliante, poi abbiamo sentito uno scoppio assordante. Siamo rimasti impietriti mentre continuavamo a sentire dei colpi contro la porta aperta che stava a qualche metro da noi". Angela viene da Taranto e Domenico da Molfetta. Sono due giovani turisti. Stavano visitando il Chiostro quando un fulmine si è abbattuto sulla Basilica di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina incenerendo completamente il contatore Enel che alimenta il Convento.
L'odore acre dei cavi bruciati ha invaso piazzetta Orsini ed il fumo esce dal vano nascosto dietro la porta aperta che immette negli ambulacri del Chiostro.
Quando arrivano i Vigili del Fuoco di Maglie con gli estintori il pericolo sembra passato ma i caschi rossi invitano alla prudenza ed esortano a non avvicinarsi "i cavi potrebbero continuare a scoppiare".
"Ci siamo veramente spaventati" –racconta, al buio, fra' Massimo, parroco di Santa Caterina, mentre, all'ingresso della clausura, dà conforto ai due giovani turisti ed alle signore che erano in riunione con lui in una stanza del Chiostro. "E' sembrato come lo scoppio di una bomba –dice Maristella- per un attimo ho pensato alla guerra".
"A lungo abbiamo sentito dei colpi come se qualcuno bussasse da fuori per entrare". Marilù aggiunge questo particolare e i suoi amici raccontano che la giovane ricercatrice avrebbe voluto andare a controllare di persona che cosa stesse accadendo. L'hanno trattenuta a stento.
"Ero sulla porta della Basilica con un amico e stavo telefonando. Mai vista una cosa del genere. Una luce così bianca ed un rumore tanto forte" –Donato sorride ma si capisce che lo fa per darsi coraggio.
"Stava entrando un cliente nel bar e, all'improvviso, è apparso avvolto in una luce azzurra. Sono uscita fuori ed ho visto il fumo provenire dalla porta del Chiostro". E' Paola del Caffè della Basilica a raccontare. "A noi è saltata una parte dell'impianto-dice, invece, la figlia del titolare del Caty Bar- quando ho sentito il tuono ho, comunque, staccato tutto".
I primi ad accorrere sul posto, a sirene spiegate, sono stati i Carabinieri di Galatina seguiti da due auto dei Vigili Urbani.
I frati rischiavano di dover passare la notte al buio ma il tempestivo intervento dei tecnici dell'Enel ha scongiurato questa eventualità. Il contatore carbonizzato è stato eliminato ed è stato inserito un nuovo apparecchio provvisorio.
Angelo Pandelli, parrocchiano ed elettrotecnico provetto, alle 21:25 ha potuto ricollegare l'impianto. Le luci nelle celle si sono accese. Nei prossimi giorni andrà controllata, ed eventualmente sostituita, tutta la colonna montante. Cinque anni fa un fulmine bruciò proprio il contatore della Basilica.