Dal mese di gennaio è attivo in ASL Lecce un servizio di mediazione linguistica e interculturale per facilitare l’accesso ai servizi socio sanitari di cittadini stranieri, migranti, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
Il servizio di mediazione è fruibile nei Servizi territoriali e dai Presidi ospedalieri, tutti i giorni h24, per le lingue inglese, francese, arabo, idiomi dell’Africa del nord, urdu, pashtu, farsi, curdo, ucraino, russo e rumeno. Cittadini stranieri, in caso di ricovero o di accesso ai Pronto soccorso o ai servizi dei Distretti socio sanitari potranno contare, in caso di necessità, su mediatori e interpreti. L’attività è coordinata da un gruppo di lavoro costituito dalla Direzione generale ed è gestito dall’associazione Camera a Sud APS. “Il servizio di mediazione linguistica e interculturale nasce dall’esigenza di rispondere alle domande e ai bisogni di cura di una società sempre più multietnica e multiculturale, ancor più in un territorio di frontiera come il nostro. Potremo così confrontarci, negli ospedali e nei servizi territoriali, con più facilità e senza incomprensioni con lingue e culture diverse dalla nostra, garantendo diritti di cittadinanza e di salute universale” ha commentato il Direttore generale Stefano Rossi.
Asl Lecce parla almeno 12 lingue
Fruibile nei Servizi territoriali e dai Presidi ospedalieri, tutti i giorni h24, per le lingue inglese, francese, arabo, idiomi dell’Africa del nord, urdu, pashtu, farsi, curdo, ucraino, russo e rumeno
