Ho letto la battuta che Grillo ha fatto dopo l'incontro con Conte: "... Mi ha fatto tenerezza. Ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo".
Premetto che, pur essendo il Vice-rappresentante del Gruppo galatinese del M5S, intervengo a titolo personale.
Ritengo che Grillo sia stato molto utile nella prima fase fondativa del Movimento, per il suo fortissimo impatto a livello comunicativo. Ma devo anche ricordare e sottolineare per qualche smemorato che la vera mente politica e organizzativa del Movimento è stata Casaleggio.
Morto lui e arrivato Conte, Grillo ha avuto sempre nei suoi confronti un atteggiamento di scherno, se non addirittura di disprezzo che Conte non merita, perché mi sembra che abbia sempre dimostrato lucidità e competenza nella conduzione del Movimento e nella sua azione politica.
Pertanto, la mia personalissima opinione è che sia giunto il momento di abbandonare Grillo e il suo simbolo al suo triste destino di comico.
Quando, come adesso, il gioco politico si fa duro bisogna lasciare che giochi chi ha la competenza per farlo, essendo anche stato eletto e riconfermato più volte dagli iscritti con percentuali bulgare. Personalmente in questo momento di Grillo farei volentieri a meno.
Conte, con grande correttezza, ha messo a disposizione la sua leadership e ha chiesto scusa agli elettori per aver inizialmente appoggiato il governo Draghi. Colpa solo formalmente sua, perché anche le pietre sanno che a tessere le lodi di Draghi ("è un cinquestelle", ebbe a dire il sapientone!) fu proprio Grillo, con uno dei suoi tanti svarioni tragicomici.