10 anni dalla tragedia di San Lorenzo, un'alba che non dimentica

In tanti a ricordare i sette ragazzi morti nel drammatico incidente sulla Galatone-S.Maria al Bagno

10 anni dalla tragedia di San Lorenzo, un'alba che non dimentica

Figli che non ci sono più, ma che hanno l'onore e l'onere di esserci per sempre. L'onore di un aldilà che, per chi crede nel dopo, è luogo senza confini, di beatitudine del cuore. L'onere di una presenza che consola e allo stesso tempo pesa sul petto di chi resta.
Sono passati 10 anni dalla notte di San Lorenzo, da quegli attimi terribili tra il 9 e il 10 agosto 2008 Una Mini Cooper, guidata da Matteo Maggiore, 22 anni, di Galatone, contro la Fiat Marea condotta da Luigi Moschettini, 33 anni, di Carpignano Salentino. Niente da fare per i due conducenti, così come per gli altri cinque ragazzi che sulla strada Galatone – Santa Maria al Bagno quella notte diedero l'addio alla vita tragicamente: Enrico Mariano, 18 anni, di Galatone; Mery Coviello, 19 anni, di Galatina; Stefania Moschettini, 28 anni, sorella di Luigi; Chiara Filieri, 17 anni, ed Elisa Giurgolo, 18 anni, di Galatone. Si salvarono, ma portandosi dietro le dure conseguenze fisiche e psicologiche di quell'incidente, Daniele Santoro, che allora aveva 24 anni, di Galatone, e Federica Baldari, che allora aveva 20 anni, di Galatina.
Per tutti loro l'alba di oggi, accompagnata dalle note di Cesko & The Banana Swing, è arrivata lenta sulla scogliera de La Reggia a un passo da Le Quattro Colonne. Scandita dal ricordo, è stata una nenia in cui le lacrime di emozione, timorose di farsi vedere, quasi per non disturbare il momento, sono riuscite a lasciare spazio alla musica e a un abbraccio collettivo di tutti coloro che fin dalle 4:30 si sono ritrovati a parlare di quella notte. Presenti anche i rappresentanti istituzionali di Galatone, che ha organizzato la manifestazione in collaborazione con l’Associazione "Alla Conquista della Vita", di Galatina, Gallipoli, Nardò, Aradeo e Seclì che hanno voluto patrocinare l'evento.
Alcuni dei genitori di quei ragazzi hanno lasciato nel silenzio dei loro volti, ancora duri di dolore, ma in qualche modo rappacificati con il destino, un messaggio di prudenza e di amore per la famiglia, per i rapporti umani e per quella quotidianità che per loro è stat stravolta senza ritorno.
Il sole è sorto da un mare e pian piano finirà il suo percorso giornaliero nell'altro mare. Unicità salentina, bellezza della natura che fa pensare e sognare, aiutando a non dimenticare.
Quest'alba è l'alba degli angeli, è l'alba di San Lorenzo.