Uno dei primi centri in Italia ad aver sperimentato l’emodialisi domiciliare assistita è stata la Nefrologia del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce (reparto Diretto dal Dott. Marcello Napoli, nefrologo galatinese), nel 2018.
L’emodialisi domiciliare rappresenta un’alternativa alla dialisi nei centri ospedalieri e contribuisce a migliorare tempi e luoghi di cura di pazienti dializzati, in particolare dei pazienti anziani ed allettati, trasportati dal loro domicilio al Centro dialisi con costi elevati e non poco disagio.
Dopo aver individuato nella mancanza del care giver in casa la principale causa dell’insuccesso dell’emodialisi domiciliare, ASL Lecce ha formulato un bando di gara con la finalità di garantire il care giver a domicilio.
Grazie alla sinergia tra Area Sanitaria, Amministrativa ed Ingegneria Clinica, la ASL Lecce, unica in Italia, è riuscita ad espletare un bando di gara in cui oltre all'assistenza dialitica domiciliare è previsto il servizio di Teledialisi. Gli operatori sanitari avranno a disposizione risorse umane e tecnologiche che potranno incrementare il reclutamento di pazienti idonei alla emodialisi domiciliare. L'obbiettivo è raggiungere almeno la soglia del 5% rispetto al totale dei pazienti dializzati.
Al momento sono tre le Unità Operative di Nefrologia ad aver avviato il progetto: la UOC del PO V. Fazzi, la UOSVD di Galatina e la UOSVD di Scorrano.
Il servizio di teledialisi prevede una control room ospedaliera ed un dispositivo di monitoraggio da remoto a domicilio del paziente. È così possibile monitorizzare dall'ospedale, in tempo reale, la seduta dialitica ed intervenire in qualsiasi momento con la televisita.
Dal 2018 sono 127 i pazienti inseriti in un programma di Emodialisi Domiciliare Assistita, con un notevole incremento nel periodo Covid.
Attualmente i pazienti in trattamento sono 31, circa il 4% del totale dei pazienti dializzati nella nostra ASL.
“È indubbio -dice Marcello Napoli- che in tal modo si eleva il livello di assistenza domiciliare. L’implementazione tecnologica nella ASL Lecce non potrà che aggiungere valore al servizio erogato, ampliando la platea di pazienti candidabili al trattamento domiciliare incrementando il senso di sicurezza della persona che si sottopone ad un trattamento così delicato in casa propria. Oltre a migliorare l’assistenza, lo scopo della Teledialisi è quello di ridimensionare fortemente la presenza fissa e costante di un’unità infermieristica specializzata a domicilio, riducendo i costi e promuovendo l’autonomia del paziente”