Ho alcune domande da porre a Francesca Malerba, giovane ricercatrice nel campo delle neuroscienze, scrittrice e insegnante di danza galatinese, sul suo secondo libro (“Sono bella per te”, Edizioni All Around, 304 pagine, 18 euro).
Lo farò nei prossimi giorni quando verrà nel “suo” Salento per presentarlo.
L’8 marzo 2025, alle ore 17:30, sarà al Circolo Levèra di Noha, domenica 9 marzo, alle ore 17:30 sarà possibile incontrarla presso le Officine Cantelmo a Lecce e poi il 12 marzo “si concederà” ai suoi concittadini di Galatina presso la Libreria Viva in via Liguria 73 alle ore 18:30.
Ad essere sincero, un dubbio ho già tentato di togliermelo via whatsapp ma la sua risposta è stata di quelle che invece di riempire dei vuoti fanno intravvedere altri possibili percorsi. “L’autore non ne sa più del lettore”, ha scritto a me che tentavo di carpirle un’interpretazione autentica del finale di “Sono bella per te”.
Nel suo primo, sconvolgente, ottimo libro, (“Salento rock” è uscito dieci anni fa), i finali di tutti gli episodi erano chiari, alcuni purtroppo già noti. In questa sua seconda prova, invece, Francesca abbandona improvvisamente il lettore lasciandolo pieno di interrogativi. Si tratta di una porta aperta per un possibile seguito?
Non mi piace raccontare la trama di un libro (o forse non mi sento capace). Preferisco offrire qualche ‘assaggio’ della prosa con la quale è costruito.
“Quando ero a scuola odiavo la poesia, perché il professore voleva la parafrasi, leggeva un verso e poi lo spiegava. Ma le poesie non si possono spiegare (e neanche i romanzi, ndr), si sentono con gli occhi e con l’animo del momento che stai vivendo, e loro ti fanno da cornice, ti consolano, ti distraggono. Perché per leggere una poesia ti devi concentrare, devi annullare tutto”, confida a pagina 21 Anna, la protagonista del romanzo, a Daniele, l’uomo di dieci anni più giovane di lei del quale si sta innamorando dopo un matrimonio fallito.
A pagina 65 si comincia a capire che “Una piccola morte è quando finisce un sogno.” Poco più in là, a pagina 67, si scopre che “Le decisioni non si prendono per qualcuno o per colpa di qualcuno, si prendono per se stessi (…)”. “Che a fare le rivoluzioni non ci vogliono armi e organizzazione, basta rompere uno schema, anche piccolo, anche scemo, sorridendo” (pagina 101).
“Stare insieme è impegnativo. Bisogna smussare gli angoli senza snaturarsi. Non puoi comportarti come se fossi sola, devi rinunciare a qualcosa e contemporaneamente non devi permettere che l’altro ti manchi di rispetto”, è la saggia (?) amica Agnese a parlare a pagina 162.
Francesca usa la penna con l’abilità di uno scultore. A piccoli colpi (frasi brevi), di capitolo in capitolo, (diventeranno altrettante scene di un film?), avanza e ritrae personaggi veri e contemporanei.
Spesso, come accade nella realtà di tutti i giorni, le conversazioni avvengono via whatsapp.
Usa anche la sensualità, qualche volta cruda e tutta al femminile, ma solo quando è funzionale al racconto.
Tutto intorno c’è Roma “piena di promesse, una donna complicata dal carattere ingestibile, sai che ti farà a pezzi, ma brami di averla, che ha tanto da dirti, da mostrarti” (Daniele a pagina 25).
La densa postfazione di Ilaria Consolo, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa, va letta e meditata proprio perché esplicita quello su cui Francesca Malerba vuole mettere in guardia: la violenza psicologica, prevalentemente dell’uomo sulla donna, va fortemente combattuta e sconfitta proprio come quella fisica.
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"Sono bella per te", Francesca Malerba nel suo Salento per presentare il suo secondo libro
Mercoledì 12 marzo, alle ore 18:30, presso la Libreria Viva a Galatina. L’8 marzo 2025, alle ore 17:30, al Circolo Levéra a Noha. Il 9 marzo, alle ore 17:30, alle Officine Cantelmo a Lecce.
