Un galatinese all'Eredità
A fargli il primo sgambetto sono stati i “bolscevichi” (ha impiegato troppo tempo a trovare la parola) ma a dargli il colpo di grazia è stata l’ambasciata della Santa Sede. Non gli è venuta in mente la “nunziatura” e così Sandro Mino, 56 anni, romano di nascita ma galatinese di adozione, ha dovuto abbandonare l’Eredità.