Ferdinando IV, re di Napoli, si convinse che San Pietro in Galatina meritava il titolo di 'Città' dopo aver letto la relazione che nel 1793 aveva preparato per lui Pasquale dell'Acqua, preside della provincia di Lecce.
Nel prezioso documento fra l'altro si legge: "Si rende anche cospicua la Terra suddetta di San Pietro in Galatina perché oltre di essere tutta palazziata, e le strade tutte inselciate, contiene in sé tutte quelle prerogative che proprie sono delle più belle e formate città."
A questo dovrebbe pensare chiunque passi, occupi o metta mano ai 'basoli' che accompagnano la nostra storia cittadina da secoli. Vanno sempre rispettati come 'testimoni' muti di un passato onorevole.
In via Vittorio Emanuele II Enel distribuzione, da alcune settimane, sta effettuando, attraverso una ditta appaltatrice, alcuni lavori. Dopo aver rimosso i basoli settecenteschi per effettuare i necessari scavi, gli addetti stavano ricominciando a posarli quando tutte le attività sono state bloccate dall'Ufficio Tecnico di Galatina coadiuvato dal comando della Polizia Locale.
La posa stava avvenendo, infatti, senza seguire le direttive della Soprintendenza. Le difformità riscontrate e segnalate anche da numerosi cittadini avevano costretto i responsabili comunali galatinesi a pretendere il rispetto delle norme, contenute fra l'altro anche nella concessione per la posa dei cavi.
Dopo otto giorni di fermo, riprenderanno i lavori, probabilmente da oggi, 23 luglio 2025.
I basoli già posati in maniera errata dovranno essere rimossi e ricollocati nell'esatta posizione in cui si trovavano da oltre 250 anni usando le tecniche prescritte.
Nonostante il personale ridotto, dopo alcuni pensionamenti, l'Ufficio Tecnico di Galatina cerca di svolgere al meglio il suo lavoro di 'sorveglianza' ma è fondamentale l'occhio attento dei cittadini veri custodi della propria città.
Intanto Enel distribuzione e la ditta appaltatrice sono state convocate per un sopralluogo congiunto.
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Riprendono i lavori in via Vittorio Emanuele II
I basoli dovranno essere posati secondo le prescrizioni della Soprintendenza. Quando Ferdinando IV decise di attribuire a San Pietro in Galatina il titolo di 'Città'
