Probabile origine dolosa dell'incendio alle Orte

L’incendio che dal pomeriggio del 9 luglio 2025, e fino a notte inoltrata, ha devastato circa 100 ettari di superficie, di cui 30 ettari di pineta e macchia mediterranea, nei pressi del laghetto dell’ ex-cava di bauxite, in località Orte, a Sud di Otranto, ha visto l’immediata mobilitazione dei Carabinieri Forestali. Ad un primo, immediato intervento dei Militari del Nucleo Forestale di Otranto, è seguito, dalle prime ore del 10 luglio, quello aggiuntivo del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF), proveniente da Lecce, con personale specializzato nelle indagini su incendi boschivi. Gli investigatori dei Carabinieri Forestali hanno effettuato i necessari rilievi, secondo una specifica metodologia messa a punto per gli incendi boschivi a livello internazionale, basata sulla localizzazione dei punti di innesco dei focolai, in considerazione della direzione del vento, che ieri spirava con forte intensità dai quadranti settentrionali, favorendo la rapida propagazione delle fiamme, ed al contempo rendendo difficoltose le operazioni di contenimento e spegnimento.
L’attenzione è concentrata anche su immagini da telecamere presenti nella zona e testimonianze di presenti.
Tutte le informazioni raccolte dal Nucleo Investigativo di Lecce e dal Nucleo Forestale di Otranto hanno portato ad una comunicazione di notizia di reato per incendio boschivo (art.423-bis del Codice Penale), per il momento a carico di persone ignote, ma di probabile origine dolosa, indirizzata alla Procura della Repubblica di Lecce.
Eventuali sviluppi e risultanze dell’attività informativa e di repertazione potranno corroborare l’informativa nelle prossime ore, nel senso di individuare i responsabili dell’azione criminosa. Purtroppo il territorio di Otranto, di particolare pregio naturalistico, caratterizzato da litorali bordati da pinete e macchia mediterranea, risulta anche uno dei maggiormente colpiti dagli incendi boschivi, con 22 eventi nel quinquennio che va dal 2020 al 2024.