"Rendo noti i dati che il dottor Pasquale Paladini, Primario del Reparto di Pediatria dell'Ospedale di Galatina, mi ha comunicato riguardo l'attività, svolta nel suo reparto, da quando è stato incaricato di dirigerlo." Antonio Antonaci, già Presidente della Commissione Sanità del Comune di Galatina, fa sapere che
"si tratta del Reparto di Pediatria che, assieme a quello di Ginecologia e Ostetricia, sarebbe stato chiuso l'estate scorsa, se non avessimo condotto la dura battaglia politica che poi invece li ha salvati."
"Dal 10 luglio 2024 al 1° aprile 2025 -precisa Antonaci- sono state eseguite 2509 consulenze pediatriche, circa 500 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sono stati effettuati 675 ricoveri, con un aumento dell' 8.8%. Sono state eseguite 364 visite ambulatoriali specialistiche, anche qui con un aumento dell'8%. Un nuovo servizio di Ecografia Pediatrica è stato introdotto e sono state effettuate, ad oggi, 176 ecografie cerebrali e renali. Nel 2024 le nascite sono state 586, dato pressoché stabile rispetto agli anni precedenti, nonostante il crescente aumento del tasso di denatalità a livello nazionale e regionale.
Questi i numeri di un'eccellenza che doveva chiudere, ma che ha trovato tutti noi a difenderla con i denti; e così bisogna continuare a fare. Perché il "Santa Caterina Novella" deve tornare, sempre più, quello di una volta."
Intanto anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, ha diffuso il suo resoconto, di tutt'altro tenore, della visita effettuata il 9 aprile 2025 al 'Santa Caterina Novella'.
“Oggi siamo tornati nell’ospedale di Galatina -scrive il fondatore di MRS- che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare.
Le criticità maggiori al Pronto soccorso: locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative. E la nuova sistemazione resta un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato.
Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C'è una zona chiusa e degradata che ha subito otto anni fa un incendio distruttivo e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite.
Sul fronte del personale, per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce.
Capitolo apparecchiature obsolete: in Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti.
Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle. A causa della mancanza di anestesisti, vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso.
Ferma anche la Rianimazione.
Resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia.
Per quanto riguarda l’Oncologia, l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio.
Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.
Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.
La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti.
Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro.
La Nefrologia continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato.
L’ospedale di Galatina vanta un vero fiore all’occhiello: il Centro trasfusionale, che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione. Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8.30 alle 10.30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223). Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.
Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue. La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza. Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre, mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia."
"Il consigliere Paolo Pagliaro -è l'amara considerazione di Antonio Antonaci- non ha descritto le condizioni dell'ospedale di Galatina, ma quelle di un intero sistema ospedaliero e di un intero SSN. Farebbe cosa veramente utile alla collettività se questa situazione la facesse presente, con la decadenza del sistema di cure pubbliche, ai vertici del suo partito, Fratelli d'Italia, che poi sono i vertici del governo, i quali preferiscono stanziare miliardi per l'acquisto di armi per fantomatiche guerre, piuttosto che utilizzare questi soldi per salvare il sistema delle cure pubblico e gratuito per tutti".
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"I numeri di Pediatria a Galatina" (Antonaci), "Luci ed ombre" del 'Santa Caterina Novella' (Pagliaro)
