Giovani e rumorosi centauri galatinesi

Gentile Direttore, Le chiedo la cortesia di considerare per la pubblicazione questa mia lettera di scuse ai giovani cittadini della nostra città: giovani ai quali ho, qualche volta, personalmente espresso le mie rimostranze per lo scarso rispetto del riposo della popolazione anziana, malata o invalida;
giovani ai quali ho, spesso, indirizzato, nel mio intimo, impulsive espressioni di poca stima per il lavoro dei loro genitori o di rimbrotto per le anime dei loro defunti;
giovani - immagino tali in quanto non voglio non sperare nella maturità che l'età a tutti dovrebbe donare - che, in genere dalle ventitré alle due (festivi e prefestivi non fanno testo), scorrazzano rumorosamente - a cavallo di scooter, moto o motorini (auto, i maggiorenni) - nella nostra città lungo il circuito tra circonvallazione, corso Porta Luce e via Gallipoli;
giovani che, andando a scuola, o allontanandosene al "fastidioso" suono della campanella, sfrecciano senza remore lungo il fianco della ex-pretura procedendo verso la "piazza".
Chiedo scusa a questi giovani e ringrazio l'addetto della Polizia locale che, rispondendo ad una mia telefonata, mi ha gentilmente aggiornato sulle leggi dello Stato che autorizzano marmitte assordanti, ma omologate il cui uso, ovviamente, non può essere sanzionato (probabilmente tali marmitte non possono essere "bucate" né i veicoli truccati).
Del resto certi fenomeni, ho imparato, sono talmente rari - auto e moto che si rincorrono nel citato circuito, motorini su una sola ruota e conduttori a gambe larghe per mantenere l'equilibrio su via Gallipoli - che difficilmente potrebbero essere intercettati dalle due pattuglie che quotidianamente curano la sicurezza in città.
A questo punto, di cosa mi lamentavo? Delle emissioni sonore (c'è una legge dello Stato al riguardo?)? Del disturbo della quiete pubblica, e, soprattutto, del rispetto di anziani e malati (non contemplato dalle leggi dello Stato)? Dei pericoli per l'incolumità delle persone e della serenità degli altri utenti della strada che potrebbero trovarsi indagati per non aver usato ogni cautela per evitare l'impatto con chi...?
Della scarsa attenzione dell'Amministrazione comunale (sì, purtroppo, come da Lei rilevato in altre occasioni, molti non sanno cosa sia una PEC né sanno che è cortesia istituzionale rispondere alle PEC dei cittadini di cui sono rappresentanti) per quanto fanno comuni viciniori, Nardò per esempio (ma ho anche imparato che certe attività di controllo del territorio con ASL ed altre agenzie hanno impatto miserevole sull'educazione stradale dei cittadini... dicunt!)?
Chiedo scusa, dunque, ai menzionati giovani e li sprono, anzi, ad essere ancor più vicini alla nostra Amministrazione frequentando - perché no? - i dintorni delle abitazioni del sindaco o del capo della Polizia locale tanto loro, siatene certi, non si lamenteranno: sono fatti leciti o così rari che…!
Grazie, Direttore, per la Sua attenzione e buona giornata.