"Per raggiungervi dobbiamo prendere anche noi una Bussola e un Aquilone"
Non so se la percezione è solo mia, anzi direi che certamente non è solo mia. Lo era, per me… la percezione della diversabilità come un mondo di dolore, di esclusione, di solitudine. Del resto, una cosa è affermare principi generali del tipo “siamo tutti uguali, abbiamo tutti gli stessi diritti”- principi che non puoi non dichiarare a meno di voler essere additato come un sopravvissuto di altri mondi, eppure, sotto sotto, ma chi se lo sceglierebbe un disabile in famiglia?- una cosa averci a che fare, con la disabilità.