“Poetesse americane: la luce della Natura sulle ombre della Vita”

Reading poetico in videoconferenza dell'Università Popolare "Aldo Vallone" di Galatina, venerdì 11 Febbraio 2022 ore 18

“Poetesse americane: la luce della Natura sulle ombre della Vita”

Poetesse americane: la luce della Natura sulle ombre della Vita”, conletture di Maria Rita Bozzetti e il commento di Alessandra Giani, è il titolodell’evento programmato dall’Università Popolare “Aldo Vallone” in videoconferenza per oggi venerdì 11 febbraio 2022 alle ore 18:00, preceduto da un’introduzione della Presidente prof.ssa Beatrice Stasi.

In più occasioni l’Università Popolare ha dato spazio alla poesia: è sufficiente ricordare altre iniziative tra le quali una Call for Dante, uno “sguardo” nell’universo poetico di Anna Achmatova (1889-1966), “matriarca della poesia russa”, una Call for love con la lettura di testi poetici in occasione della festa di San Valentino del 2021, la presentazione di Permanent Migration, una raccolta di testi già editi da Maria Rita Bozzetti, pubblicati nel 2021 con la traduzione in inglese di Marinella Olivieri.

La maggior parte di questi eventi ha visto la presenza delle due curatrici della odierna performance, Maria Rita Bozzetti, che con la sua sempre apprezzata vocalità, ispirata dalla sua sensibilità di poetessa, leggerà alcuni testi poetici delle poetesse americane, e Alessandra Giani, che con la sua profonda cultura saprà darci un’esegesi critica delle liriche selezionate, inquadrando anche le autrici nel loro contesto storico-letterario.

Quali sono i nomi delle poetesse americane scelte dalle nostre relatrici?

Si tratta di Hann Bradstreet (1612-1672), Emily Dickinson (1830-1886), Elisabeth Bishop (1911-1973), Silvia Plath (1932-1963), Louise Glück (1943) e Amanda Gorman (1998).

Come si potrà subito notare sono poetesse che appartengono a momenti diversi della vita letteraria americana, alcune più conosciute, altre meno note, ma tutte accomunate dall’aver saputo riscattare le loro vite, caratterizzate spesso da vicissitudini di sofferenza e dolore, grazie al loro “esercizio della scrittura sempre subordinato alle necessità dell’esistenza, pubblica o privata senza particolari differenze”, all’essere riuscite, con i loro versi, a valorizzare la figura femminile in contesti di discriminazione, nei confronti delle donne anzitutto, ma anche a condannare la mancanza di idee, di coscienza politica, di partecipazione comunitaria, di prese di posizione forti e consapevoli, tanto diffuse nelle loro società.

Sono scrittrici civilmente impegnate, con vicissitudini spesso di sofferenza e di dolore: in particolare possiamo ricordare la triste conclusione della vita di Sylvia Plath, morta suicida, ma come afferma Maurizio Cucchi: “i testi di Sylvia Plath ci coinvolgono anche se, paradossalmente, ci estraniamo dalla vicenda umana da cui sono sgorgati. E per almeno due ragioni. La prima è nella grande disciplina stilistica, nel rigore della scrittura che in lei si evidenzia fin dalle prove giovanili, e che ne sorregge sempre la tenuta. La seconda è nella potente visionarietà, nella concretezza densissima della sua parola e delle immagini che sa produrre, come un vero e proprio inarrestabile gettito di figure e situazioni”.

Ricordiamo, inoltre, che Louise Glück è stata la sedicesima donna premiata, nel 2020, con il Nobel, “per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”.

Amanda Gorman, infine, è stata scelta per leggere una sua poesia, intitolata The Hill We Climb, in occasione della cerimonia di insediamento del nuovo presidente americano Joe Biden: i suoi versi si riferiscono alla collina dei diritti civili, producendo un poema “politico” che “incita a cercare la luce dietro a ogni ombra, a resistere agli ostacoli, a superarli insieme, armandosi di premura gli uni verso gli altri”.

Per poter liberamente partecipare all’evento, è stato attivato un accesso a Meet, aperto a soci e non soci, attraverso il link che di seguito riportiamo: https://meet.google.com/sxo-uqmy-djb.