Il 17 novembre ci siamo collegati in videochiamata per fare un incontro sul bullismo insieme a mabasta. Mirko, portavoce di questo movimento, ci ha spiegato come è nato mabasta e ci ha parlato di tutte le attività passate e di quelle in corso. Mabasta, quindi, è nata diversi anni fa quando la classe di Mirko, insieme a un loro professore, ha creato questo movimento per cercare di fermare il bullismo. Infatti, questa startup è formata quasi interamente da ragazzi, perché si sono resi conto che che, nonostante gli adulti hanno cercato di fermare il bullismo, il problema persisteva: era il momento che si mettessero in gioco i ragazzi.
Mabasta si basa su due punti cardine che sono: non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facessero a te, ovviamente riferito ai bulli poichè se si mettessero nei panni delle vittime e subissero tutte quelle violenze, di sicuro non li farebbe piacere; fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te, riferito agli spettatori passivi, cioè tutti quelli che davanti ad un'azione di bullismo o cyberbullismo non fanno nulla.
Se si trovassero anche loro al posto delle vittime, non vorrebbero che chi li circonda siano indifferenti e omertosi, per questo dovrebbero trasformarsi da passivi in attivi . Oltre a questi punti, ci ha fatto vedere un immagine molto significativa: nella parte destra c'è un pesce isolato, al centro, invece, troviamo tre pesci che rappresentano i bulli che attaccano il singolo e, infine, nella parte sinistra, troviamo un branco di pesci che uniti ne formano uno più grande. Questo ci vuole insegnare che uniti possiamo fermare i bulli perchè l'unione fa la forza. Parlando invece delle iniziative, ne hanno organizzate un sacco; una di quelle in corso riguarda lo sport e si chiama Sport Vince Bullismo Perde. Mirko ha usato una bellissima metafora per esprimere il concetto: noi, essendo sportivi, dobbiamo immaginare di gareggiare un match contro i bulli e dobbiamo essere forti, tanto da vincere la partita 1000 a 0. Questo incontro è risultato