"Allora il re e la popolazione si convertirono e il prode cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi". Una favola a lieto fine quella di San Giorgio. Una favola che riemerge nella memoria dei ferraresi, che hanno festeggiato il proprio patrono, e crea l'atmosfera per la proposta progettuale che Sandro Cacciatore, laureando galatinese, ha presentato con l'associazione Stileitalico nel pomeriggio di martedì scorso proprio a Ferrara. L'immagine di San Giorgio è “base e fondamento” del progetto, ma, come spiega il professore Andrea Ricci dell'università di Firenze, deve rispettare l'intraducibilità della vicenda leggendaria.
Il lavoro parte da un discorso a ritroso sulla storia di Ferrara che Cacciatore stesso ha percorso, dalla celebrazione della città legata indissolubilmente alla vicenda di San Giorgio, fino alla sua evoluzione urbanistica.
"L'idea finale - specifica Cacciatore - è una nuova sede per la facoltà di Architettura che si riallacci al progetto comunale che collega la darsena di San Paolo all'ex-Mof, legando il fiume alle Mura". E' qui infatti che l'idea fiabesca prende forma.
Una biblioteca sull’acqua, bianca, che simboleggi il destriero e sia caratterizzata da “una torre a ricordare la celàta”, rappresenterebbe San Giorgio e sarebbe unita al corpo del drago, e dunque alla terraferma, grazie a un percorso coperto, nel quale è immediato “riconoscere la lancia che trafigge il mostro”.
Un progetto molto complesso di cui è chiara la volontà di riqualificare l'area e di restituire grandezza alla zona.
Sandro Cacciatore è nato a Galatina nel 1968. Attualmente riveste il grado di Maggiore e presta servizio a Milano come Controllore del Traffico Aereo nel massimo grado di abilitazione.
Sposato con Cinzia Esposito, ha due figlie, Susanna di 5 e Cristina di 2 anni. Da sempre appassionato di Architettura ha continuato nel corso degli anni, nonostante gli impegni di lavoro, gli studi in questo campo presso l'Università di Firenze.
Dalla leggenda alla realtà
Sandro Cacciatore, maggiore galatinese, e laureando in architettura percorre a ritroso la storia di Ferrara
