Lì, all’angolo,
prigioniero del tuo sentirti libero,
prigioniero dei tuoi stessi limiti,
prigioniero di un mondo
che credi ce l’abbia con te:
perché fa male,
fa male
più di uno schiaffo,
più di una dignità spezzata,
fa male
e questo lo puoi percepire.
Ma assapora per un istante
il piacere del sentirsi vittima
e non carnefice;
gusta dall’occhio minaccioso
povertà,
fragilità.