Errai, candido Dino; assai gran tempo,
E di gran lunga errai...
Così vedendo,
E meditando...
Profondamente, del mio grave, antico
Errore, e di me stesso, ebbi vergogna.
Aureo secolo ormai volgono, o Dino,
I fusi delle Parche.
Oh menti, oh senno, oh sovrumano acume
Dell'età ch'or si volge! E che sicuro
Filosofar, che sapienza, o Dino,
In più sublimi ancora e più riposti
Oggetti insegna ai secoli futuri
Il mio secolo e tuo!
Or torno addietro, ed al passato un corso