La Provincia di Lecce rafforza i suoi rapporti con i Paesi europei che aderiscono alla Rete degli Stretti Europei e, in particolare, con l’Albania. Nei giorni scorsi, a Valona, il consigliere provinciale Mauro Gaetani, delegato dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, e il dirigente del Servizio Politiche comunitarie Carmelo Calamia, hanno partecipato alla Conferenza politica dell’iniziativa sugli Stretti Europei e al tavolo tecnico sul Turismo sostenibile e i Beni culturali, in cui sono state illustrate le diverse esperienze ed approfondite le prossime opportunità offerte dai bandi europei.
L’Ente provinciale, infatti, partecipa ai lavori della Commissione permanente Turismo sostenibile e Beni culturali istituita dalla Conferenza politica. Le altre due Commissioni permanenti sono dedicate a Trasporti e Mobilità e ad Ambiente, Biodiversità e cambiamenti climatici. La Conferenza, vista anche l’attualità del problema, ha deciso di creare una nuova Commissione sul tema dell’immigrazione.
A margine della Conferenza politica, inoltre, si è tenuto un incontro trilaterale tra Provincia di Lecce, Regione di Valona e Dipartimento Pas de Calais per definire ulteriori attività in comune in ambito turistico.
La Repubblica albanese, infatti, sta concludendo l’iter legislativo per la nuova legge sul turismo. Lo scambio di informazioni e buone prassi, quindi, è in questa fase molto importante per la definizione della nuova legge. Durante la riunione, infine, sono state anche valutate nuove ipotesi di collaborazione sul nuovo programma di cooperazione interregionale Interreg Italia-Albania-Montenegro 2014-2020, che dovrebbe essere approvato entro fine anno.
La Provincia di Lecce ha aderito alla Rete degli Stretti europei nel novembre del 2010, con la firma del Protocollo d’intesa (European Straits Initiative) con diverse Autorità locali dei territori che si affacciano su 8 Stretti di mare europei: lo Stretto di Dover, lo Stretto di Messina, il Kvarken, lo Stretto di Sicilia, il Golfo di Finlandia, lo Stretto di Otranto, il Fehmarnbelt e lo Stretto di Bonifacio. Tutti questi territori condividono numerosi problemi comuni (trasporti, sviluppo economico, sicurezza marittima) che hanno un impatto notevole sul patrimonio naturale. I partner hanno, quindi, deciso di scambiare esperienze, con l’obiettivo di attuare politiche più efficienti e rispettose dell’ambiente a livello di Stretto.
In questi anni, nell’ambito della Rete degli Stretti Europei, la Provincia di Lecce ha contributo alla definizione del progetto “Nostra” – Network of STRAits, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo economico dei territori coinvolti, senza comprometterne l’ambiente e la biodiversità. Il progetto è durato tre anni ed è stato approvato nell’ambito del programma di cooperazione interregionale Interreg IV C.
Il protocollo dell’ESI (European Straits Initiative ) è stato nuovamente firmato a Bruxelles nell’ottobre 2014. Oggi conta 23 partner, tra cui la Provincia di Lecce, in quanto si sono aggiunti i belgi delle Fiandre, gli spagnoli dell’Andalusia, i marocchini di Tangeri, i tunisini della Regione di Nabeul ed i greci delle Isole ioniche.
Con la sua attività l’ESI punta a ottenere il riconoscimento del particolare significato di Stretto Europeo nelle politiche europee e l’integrazione della sua specificità nei Programmi Europei e nella programmazione dei Fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020, e lavora per la nascita di progetti di cooperazione, sia attraverso i programmi Interreg, sia attraverso altri Programmi Europei e per l’attuazione di azioni e progetti comuni, al fine di promuovere lo sviluppo economico, la protezione delle coste, i trasporti e la logistica, le interfaccia interculturali, le attività turistiche.