Quattro domande al Sindaco sulla manifestazione nei pressi dell'Ospedale di Galatina

Quattro domande al Sindaco sulla manifestazione nei pressi dell'Ospedale di Galatina

Quando i cattivi esempi provengono dall’alto sono i più pericolosi. Se poi a compierli sono rappresentanti delle istituzioni, e che dovrebbero far rispettare le leggi, non vi sono parole per definirli. E’ successo ieri, domenica 15 novembre, a Galatina. Un movimento politico ha organizzato, nei pressi dell’entrata dell’Ospedale Santa Caterina Novella, un sit – in di protesta contro le scelte della Regione.
Sulle finalità nulla da eccepire, anche se bisogna essere orgogliosi di poter contribuire, come comunità, alla battaglia che su tanti fronti si sta combattendo contro la pandemia del Covid – 19. Avremo modo di apprezzare la quantità e la qualità di questo aiuto.
Voglio invece soffermarmi sulle modalità di svolgimento dell’iniziativa. Non ero presente, ma ho visto le immagini proposte dai servizi delle televisioni locali. Ciò che salta agli occhi è: l’inevitabile assembramento, con conseguente mancato rispetto delle distanze; il prolungato contatto tra i presenti, causa, come sappiamo, di diffusione del contagio; la necessità e il mancato ricambio della mascherina, dopo un prolungato uso, perché imbevuta di saliva e dal processo della respirazione (non sono uno scienziato, ma credo sia cosa da fare per sicurezza).
Fatto ancora più grave, la presenza, come testimoniano le sequenze delle riprese televisive e le interviste, di persone provenienti da altri comuni, tra queste il sindaco di Sogliano Cavour, un rappresentante del movimento di Lecce, il neo consigliere regionale, dott. Paolo Pagliaro.
Altre possono essere individuate, per quanto dirò fra poco, dalle autorità competenti, il Prefetto e le forze di sorveglianza (vigili, carabinieri, polizia di stato). Alla manifestazione era presente anche il sindaco di Galatina, dott. Marcello Amante, al quale voglio rivolgere alcune domande: 1. Verificata la presenza di persone provenienti da altri comuni (l’ultimo DPCM del 03.11.2020 classifica la Puglia come Zona Arancione, e quindi vieta gli spostamenti intercomunali, salvo motivi di urgenza e necessità di lavoro o di salute, come raccomanda quelli nello stesso comune), nella sua qualità di primo responsabile della salute degli amministrati, quali provvedimenti ha adottato? 2. Ha chiamato la forza pubblica per dissuadere gli assembramenti? 3. Autorizzare simili iniziative e permettere tali modalità di svolgimento, non le sembra dare uno schiaffo ai suoi concittadini che, con grandi sacrifici, stanno rispettando le regole, come lei puntualmente chiede di fare sulla sua pagina Facebook? 4. Infine, cosa dirà agli operatori sanitari, medici, infermieri, personale, volontari, in prima fila e con grande dedizione nel combattere la pandemia, i quali hanno assistito, anche loro, recandosi al lavoro, alle scene che ho descritte?
(Avendo la residenza nei pressi del nostro nosocomio, questa mattina, in poco meno di tre ore ho sentito dodici (dico 12) sirene di altrettante ambulanze che trasportavano malati gravi).

(La foto è tratta da trnews: Mrs, presidio fisso all’ospedale di Galatina: è arrivato il tempo delle risposte)