“Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole”

A Galatina la campagna elettorale è già iniziata e si assiste ai primi colpi di scimitarra fra forze politiche

“Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole”

“Cosciente della posizione di minoranza in cui ci troviamo (…) assolutamente io non voglio condizionare nessuno né imporre niente a nessuno; (…) la nostra presenza qui, in fondo non è principalmente politica, è essenzialmente una presenza spirituale e quindi deve essere sempre contenuta entro i limiti anzidetti di una doverosa umiltà. E la prima condizione dell’umiltà è di essere coscienti di quello che si è. Noi siamo minoranza e pertanto non pretenderemo mai di condizionare la maggioranza”.
Giuseppe Dossetti entrò a far parte del Consiglio Comunale di Bologna il 27 Maggio 1956. Era il capolista della DC che fu sconfitta dal Pci il quale prese 35700 voti in più rispetto a quelli ottenuti nel 1953.
Il breve stralcio del suo primo discorso a Palazzo D’Accursio dà un’idea dello spirito con il quale i padri fondatori della nostra repubblica affrontavano il loro impegno politico ed amministrativo.
L’ingenerosa lezione di “buon governo” che il Coordinamento dei Circoli PD di Galatina (non presente a Palazzo Orsini) impartisce a Loredana Tundo, assessore ai Lavori Pubblici nell’Amministrazione Amante, va in direzione opposta a quanto sosteneva, 70 anni fa,  il fondatore di “Cronache sociali”:
“Se l’elettorato boccia chi ha governato nell’ultima consiliatura e premia chi si propone di sostituirlo, con un programma alternativo e con modalità di operare diverse, questi non può addebitare ad altri l’incapacità di rispondere a quanto promesso.
Governare non è un lavoro ragionieristico, penosa lamentela per i debiti ereditati, ma attività di programmazione, e perché sia efficace, non occorre solo spendere con oculatezza le risorse disponibili, ma seguire con grande attenzione tutte le possibilità di finanziamenti, europei, statali, regionali, studiando il territorio, preparando i progetti, presentando le richieste, seguire il percorso procedurale per conseguire il risultato.
Ottenute le risorse, farne buon uso, elaborare i progetti esecutivi, svolgere con competenza l’appalto, evitando contestazioni e ricorsi, affidare l’incarico e portare a temine l’opera nei tempi stabiliti.”
In realtà, infatti, l’esponente delle Acli prestata alla politica, nella sua intervista a galatina.it sostiene di avere agito proprio secondo quanto suggerito dai dem galatinesi.
Ad un anno di distanza dalle prossime elezioni amministrative, la campagna elettorale è già iniziata a colpi di scimitarra.
Una maggioranza che, obbiettivamente, negli ultimi quattro anni si è dimostrata incapace di unire i galatinesi (basta riflettere solo sulla mancata collaborazione con i due parlamentari eletti in città) tenta di difendersi come può.
La minoranza, dal canto suo, essendo per lo più dotata di una quasi inesistente preparazione politica, ha predicato al vento arrampicandosi su  pulpiti che hanno finito per evidenziare la sua inconsistenza.
Per tutti, a cominciare da chi scrive, vale dunque quanto San Francesco suggeriva ai suoi frati: “Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole”.