La comunità parrocchiale Ss. Pietro e Paolo Apostoli, nella solennità di Pentecoste di quest’Anno Santo della Misericordia, pone un “segno” come “Ambasciatrice di Misericordia”.
In comunione di preghiera e uniti spiritualmente al santo padre Francesco che in Vaticano porrà lo stesso segno, celebreremo le Sante Messe usando ostie prodotte nel carcere di massima sicurezza di Opera a Milano; sono quattro gli ergastolani che, seguendo il progetto Il senso del Pane, sono impegnati in un percorso di presa di coscienza e di riscoperta della fede e della speranza, che passa anche attraverso la produzione delle particole. Questo “segno” non vuole essere soltanto una “proposta sociale” per riflettere sulla vita in carcere, sul senso della pena e del perdono, ma soprattutto, per noi credenti, un modo per impegnarci a ripercorrere gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, che ha evidenziato come l’Eucarestia sia “fonte e apice” della vita cristiana. È bello riflettere su come Cristo, donandosi come nutrimento attraverso l’Eucarestia, esprime tutto il suo amore “redentivo” per ciascuno di noi e coinvolge in questo mistero d’Amore anche coloro che si sono sporcati le mani di sangue, perché non hanno saputo amare, violando la sacralità della vita.