Ieri mattina, in sala giunta, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha consegnato alle comunità per minori che vivono in situazioni di disagio sociale e familiare ricadenti nel territorio comunale le tessere stadio riservate per convenzione dall’U.s. Lecce al Comune. La convenzione in vigore con la società sportiva concessionaria dello stadio comunale prevede infatti la possibilità da parte del Comune di destinare le tessere “a fini educativi e sociali, onde consentire la fruizione degli spettacoli sportivi ai ragazzi ed alle fasce più deboli della città”.
In tutto 146 tessere stadio, secondo le richieste pervenute, sono state consegnate nelle mani dei responsabili delle seguenti comunità: Comunità educativa “Ambarabà”, Centro socio educativo “Volare Alto”, Centro socio educativo diurno “La sorgente”, Comunità educativa “Chiara luce”, Suore discepole del Sacro Cuore, “Tam” società cooperativa e “Villa Morello” comunità Emmanuel. I responsabili delle strutture hanno accettato l’impegno di rendicontare settimanalmente all’amministrazione comunale sull’utilizzo delle tessere, che dovranno essere destinate esclusivamente all’ingresso dei minori ospiti delle comunità e relativi accompagnatori.
“Siamo felici di rinnovare questa attenzione nei confronti delle ragazze e dei ragazzi, delle bambine e dei bambini che frequentano o sono ospitati stabilmente nelle comunità per minori in città – ha dichiarato il sindaco Salvemini – crediamo che i valori dello sport abbiano una funzione educativa importante nella formazione dei cittadini di domani e ci auguriamo che il gioco di squadra, l’appartenenza alla comunità e il rispetto degli avversari saranno positivamente trasmessi ai nostri ragazzi dai calciatori che scenderanno in campo nel nostro stadio nel prossimo campionato. Nella stagione del ritorno in Serie A abbiamo aumentato sensibilmente il numero di tessere da riservare ai minori delle comunità leccesi. Lo abbiamo fatto grazie alla collaborazione con l’U.s. Lecce che con il Comune condivide l’impegno per una città più inclusiva e attenta ai minori che soffrono situazioni di svantaggio”.