Mimino Toma al museo di Galatina, ora!
Lo conobbi un giorno come un altro: non stava bene e io mi trovai a occuparmi di lui. Capii presto che non sarebbe stato facile: conosceva il proprio corpo alla perfezione e maneggiava i farmaci con maestria, zig zagando tra fegato, reni, cuore con una perizia che mi lasciava stupito. Forse conquistai la sua fiducia, quando mi mostrai convinto dei suoi convincimenti tanto da offrirgli un distillato del suo e del mio modo di vedere che forse lo persuase. Intelligenza acuta pensavo, mai supponendo il resto.