L'attesa di un ritorno

L'attesa di un ritorno

Acqua,
sete di una follia da sedare,
di un amore da placare,
di un santo da invocare.
E la musica che si inietta come morso
nelle vene infettate di veleno
da lasciare sul cornicione,
da schiacciare sull’altare.
A piedi scalzi,
come uva nei tini.
Chi prega
toglie il diavolo dal corpo,
chi canta
sogna baci di grano
e sole di giugno.
Antidoto del cuore
urla e salti e balli.
E poi il silenzio
di un’attesa.
Tornare
in sè.

 

(dalla pubblicazione del Club Unesco di Galatina)