“La Verginità. Cintura di castità e valore ideale”

Un libro di Maria De Carlo pubblicato dall'Editore Congedo di Galatina

E' di questi giorni, tramite il distributore nazionale dell’Editore Congedo, il lancio del romanzo di Maria De Carlo, “La Verginità. Cintura di castità e valore ideale”. L’opera è ospitata nella Biblioteca di Cultura Pugliese, fondata da Michele Paone e diretta da Mario Congedo, notoriamente considerata una delle più importanti collectanee di studi regionali che si pubblicano in Italia: è giunta infatti al numero 223 in 60 anni di ininterrotta attività. E’ la storia di una ragazza che, sedotta prima delle nozze dall’uomo amato, accetta il matrimonio riparatore con un ricco vedovo. Vicenda di un’umile fanciulla che, pur violata, sposa un piccolo borghese con il quale si fa portatrice di valori nuovi. Dalla Prefazione di Donato Margarito Alcuni tratti del volume E’ da quasi un ventennio che Maria De Carlo è impegnata ad esplorare il tabù della verginità, con la sua scrittura dotata, nel contempo, di una prosa lineare e particolarmente semplificata. Si tratta di un mondo,oggetto di rievocazione memoriale, che possiede caratteristiche simboliche, culturali e linguistiche, espressione di una civiltà contadina mediterranea […..] Il racconto lungo de “La Verginità” riprende e approfondisce l’esplorazione della quotidianità arcaica concentrando l’attenzione su un tabù tra i più radicati nelle consuetudini sentimentali e coniugali di una comunità rurale. […..] E non è da escludere che proprio la centralità di tale divieto, percepito nella sua funzione socio-repressiva e, quindi, come principio patriarcale e maschilista di organizzazione delle relazioni di genere e di governo familiare dei sentimenti, abbia spinto la De Carlo ad utilizzare il racconto lungo e ad associarlo ad una coscienza del femminile che non esita, energicamente, a rivoltarsi contro il tabù della verginità e ad affermare le proprie sue vive ragioni. […..] Il tabù è rappresentato nell’ottica di una destrutturazione critica del suo dispositivo socio-culturale condannando la mentalità retriva che ne costituisce il fondamento, la cui finalità non è altro che la vittimizzazione della donna che, spesso, peraltro, è il risultato di un processo di auto-colpevolizzazione. E questo è il caso, di Ginetta, personaggio protagonista di La verginità caratterizzato da una complessità psicologica che induce a formulare non poche interrogazioni sulla sua triste vicenda amorosa. […..]
Mario Congedo Editore