Oggi, quarto giovedì di Pasqua, la nostra comunità cristiana cittadina festeggia la Madonna della Luce, protettrice della Città insieme ai patroni i santi apostoli Pietro e Paolo. Stiamo vivendo tempi difficili a causa della pandemia del coronavirus che in breve tempo ha seminato malattia e morte ovunque e a causa di tutte le misure di contenimento che il governo ha dovuto adottare, le quali hanno scatenato una crisi socio-economica e un impoverimento generale, di cui ora intravediamo solo i primi segni.
Mai nella storia della nostra comunità, la festa della Madonna della Luce è stata celebrata “a porte chiuse”; quest’anno il buonsenso ci impone responsabilità e prudenza nel non creare involontari assembramenti nel santuario, luogo caro, ma pur sempre piccolo.
Sento tuttavia il bisogno di esprimere la mia vicinanza a tutti i devoti della Madonna che, con molta sofferenza spirituale, hanno dovuto accontentarsi di pregare la novena da casa, seguendo attraverso la radio o il canale youtube.
Faccio gli auguri ai tanti devoti della Madonna della Luce, ai fedeli del santuario, ai parrocchiani, alla venerabile confraternita della B. V. del Rosario e della Luce, alle mamme in attesa, alle puerpere, alla Città di Galatina.
Al signor Sindaco esprimo un ringraziamento particolare. Ogni anno si è sempre reso presente alla festa, partecipando alla processione, quest’anno pur potendo chiedere di assistere da solo alla messa, ha dato l’esempio: il sindaco è per tutti i cittadini, credenti e laici e dove non può partecipare il popolo non c’è neanche il rappresentante del popolo.
A tutti dico: “Non perdiamo la Luce della speranza in un risveglio di nuova vita!” Richiamo le parole di mons. Antonio Antonaci che, nel 1968, quando la nostra chiesa della Madonna della Luce fu elevata a Santuario, scriveva: “dalla metà del ‘600 (cioè dall’inizio della devozione alla Vergine della Luce), la città si svegliò a nuova vita, col progresso economico, edilizio, culturale […] In meno di due secoli la popolazione si è più che triplicata. Sono coincidenze, che, per chi guardi alla Storia con una visione di fede nei disegni della Provvidenza, possono insegnare qualcosa. Dacché, cioè, Galatina ha cominciato a venerare la Vergine della Luce, ha segnato un periodo di continuo progresso in ogni campo della sua attività.”
Maria Santissima della Luce, nostra protettrice, continui a vegliare con tenerezza materna, sulla nostra città. Se con la pandemia nulla sarà come prima, con la Vergine Maria tutto potrà diventare migliore di prima. Buona festa.
Sac. Antonio Santoro
Rettore del Santuario