Ho paura. Ho coraggio

Ho paura. Ho coraggio

Il coraggio non è degli eroi. Il coraggio è umile e silenzioso. Ha il profumo del mare, la consistenza del sangue, il rumore di una sciabola che taglia l'aria prima di affondare nella carne. Quelle ottocento teste mozzate non si aspettavano onori e gloria rifiutando di rinnegare Dio, di rinnegare se stessi. Il coraggio dei martiri idruntini oggi è santo. Anche ieri lo era. Senza folle di curiosi, di fedeli, di desiderosi di dire "io c'ero". Ad esserci erano loro, uomini e donne, davanti al patibolo a cui non si sono sottratti. Avevano paura? Certamente. Il coraggio ha paura. E' umano, non è degli eroi. Ma non si arrende, neanche davanti al buio della morte.
Oggi il fumo dell'incenso gli dà l'ufficialità di un posto sugli altari. Ma preferisce il profumo del mare, quello che ha lasciato tra ciottoli e scogli dicendo "continuo a credere".
Il coraggio scavalca la prepotenza indisponendola con il suo candore e mangia polvere senza nodi in gola.
Il coraggio ama. E le riserve le lascia a chi scappa.

(foto di Marianna Valente)