Sa travolgere, prenderti, scuoterti. E quando pensi che ti abbia svuotato, ti ha arricchito di dolcezza e dolore. Vita. La musica ha un potere unico e lo sa bene il pianista galatinese Luigi Fracasso che il 26 settembre scorso insieme all'Orquesta Sinfònica del Estado de México, nella Sala Felipe Villanueva di Toluca, ha eseguito il Concerto n.3 Op 37 di L. v. Beethoven.
Si tratta di un'opera in cui Beethoven usa le note come fossero le briciole di pane di Pollicino. E' una strada, un cammino. E' lui. E il maestro Fracasso ripercorre quei passi abbandonando se stesso a ogni sfumatura, alle modulazioni, all'ampiezza, all'emozione.
Fracasso svolge un'intensa attività in giro per il mondo ormai da tempo, suonando come solista e camerista. Fondatore e direttore artistico della stagione concertistica salentina "I Concerti del Chiostro", il maestro è regolarmente invitato a far parte di giurie in concorsi pianistici nazionali e internazionali.
Fracasso replicherà oggi a Città del Messico nel Centro Cultural Mexiquense Bicentenario.