C'è un messaggio per me

C'è un messaggio per me

Era stato uno dei primi messaggi ricevuti, mi aveva emozionato. Tante belle parole messe perfettamente in fila per augurarmi BUON ANNO. Passa appena una mezz’ora e mi trovo a ricevere lo stesso massaggio.  "L’avrà mandato di nuovo per sbaglio” – pensai – e invece no, chi lo inviava era un altro mio amico. Giovani entrambi, ma impossibile che avessero avuto lo stesso pensiero, le stesse parole.  Fu così che io, amante della creatività e dello scrivere, che avevo inviato e risposto a tutti i messaggi d’auguri mai in maniera simile, mi trovai davanti ad una cruda realtà. Avevano copiato entrambi il messaggio da chissà dove e forse lo avevano distribuito a tutti cambiando solo il nome del destinatario. 
Seppi che purtroppo era una prassi comune a tanti giovani “ per non perdere tempo a pensare”.  Potenza della tecnologia  – pensai- che ti dà tutto senza chiederti niente o quasi, ti dà tutto senza farti “scervellare”. Potenza della tecnologia che ti dà subito frasi d’amore e d’auguri da distribuire in pochi secondi. 
in mezzo a tanta festa ebbi un attimo di tristezza, pensai al “vuoto” di una frase copiata e forse neanche capita, al “vuoto” di una frase rubata e forse neanche sentita. E noi poveri ragazzi d’altri tempi, che scriviamo ancora con la “Bic” a dannarci per ore per trovare una frase, una parola.
E noi poveri ragazzi d’altri tempi, a rileggere, modificare e strappare, sin quando non viene fuori qualcosa che ci fa emozionare. Poverini noi che andiamo a comprare rose rosse dal fioraio del nostro quartiere e che attacchiamo ancora un biglietto d’auguri disegnato, scritto con una penna quasi consumata, ma con delle frasi che ha suggerito il nostro amore, con delle frasi che ha suggerito il nostro cuore. Poverini noi che ricevendo messaggi simili da persone diverse, riusciamo ancora a meravigliarci e forse anche  dispiacerci.