"È difficile pulirsi il culo con l'i-pad"

"È difficile pulirsi il culo con l'i-pad"

“Dicono che la tecnologia sostituirà completamente la carta. Io ci ho provato, ma è difficile pulirsi il culo con l’i-pad” (Anonimo rimbalzante su internet)
Dubbio refrigerante: se fa caldissimo, mi sventolo con un fogliettino di carta e il fogliettino mi cade, al massimo dirò un distratto..vabbè. Ma se fa caldissimo, mi sventolo con l’i-pad e l’i-pad mi sfugge dalle mani sudate fracassandosi sull’asfalto cosa dirò?
Dubbio letteratura-spazzatura: se acquisto un libro di Federico Moccia, non conoscendo il soggetto, dopo aver raggiunto la consapevolezza di ciò che ho fatto, che me ne farò del libro? Potrei fare almeno tre cose: usarlo come supporto alle gambe traballanti di un tavolo, usarne le pagine per detergermi, come diceva il nostro anonimo, oppure in inverno usarne le pagine per scaldarmi, mettendole sotto i vestiti, come faceva il famoso clochard di The day after Tomorrow. Ma se compro un e-book di Moccia, dopo aver raggiunto consapevolezza di ciò che ho commesso, che me ne faccio? Che me ne faccio di uno schermo che quando lampeggia sembra ridermi in faccia per la mia stupidità?
Dubbio padre-figlio: quando ero piccolo mio padre mi accompagnò nella libreria di mio zio per regalarmi il primo libro della mia vita, L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson. È uno dei primi ricordi che ho. È così nitido che quando ci penso mi sembra di essere perennemente sospeso nell’istante in cui mi sono teso dalla stretta di mio padre verso il libro che avevo scelto. E quando l’ho preso in mano ho sentito il rumore che l’ha fatto mio, il tipico schiocco di quando hai aperto troppo il libro e rovini un po’ la rilegatura. Mi ricordo che mio padre rise e mio zio mascherò dietro un sorriso la voglia di denunciarmi per lesa maestà: avevo staccato la rilegatura di un libro! Sacrilegio! L’ho capito dopo perché, crescendo ed innamorandomi dei libri, quel rumore ha perseguitato anche me.
Il dubbio principale che mi viene vedendo la galoppante invasione di i-phone, i-pad e kindle e qualsiasi altra cosa è questo: quanto mi sarei perso se in quel momento non avessi avuto un libro, un libro vero nella mie mani, ma un e-book o una chiavetta USB con un file con anche 100 libri salvati dentro? Non lo so, ma so come sarebbe stato: sarebbe stato più freddo.
Ho molti dubbi su tecnologia e libri, modernità e tradizione, progresso ed eccesso, ma non ho dubbi su un paio di 'grazie' che devo dire: a mio padre, per avermi regalato il primo libro e a mio zio, per avermi regalato quasi tutti gli altri.