Confindustria Lecce esprime soddisfazione e plaude all'iniziativa di Unisalento e, in particolare del Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione, volta ad ampliare, in collaborazione con il Politecnico di Bari, l'offerta formativa dell’Ateneo, nell'ottica di creare figure professionali di alto profilo da introdurre nelle imprese e nella pubblica amministrazione in un settore strategico per la competitività del tessuto economico e sociale dell'intero Paese.
“L'emergenza economica che stiamo attraversando - afferma il presidente reggente Nicola Delle Donne - ha messo in crisi il funzionamento stesso del sistema Italia, chiamato a rispondere con efficienza ed efficacia ai bisogni dei cittadini e delle imprese. Gli effetti della pandemia, unitamente a quelli del conflitto bellico in Ucraina, hanno reso ancora più urgente la questione della riduzione della dipendenza del nostro Paese dalle fonti fossili estere, in favore di un mix energetico più green e sostenibile. Bene ha fatto, pertanto Unisalento a cogliere questa sfida, creando un corso di Laurea magistrale ad hoc, nel quale troveranno formazione ingegneri che dovranno gestire problematiche afferenti la sostenibilità energetica, le nuove tecnologie di produzione, la continuità e la sicurezza stessa degli approvvigionamenti e delle infrastrutture connesse nonché agire in un'ottica prospettica di transizione energetica, mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’idrogeno”.
Le dichiarazioni del ministro Cingolani, durante la riunione straordinaria di ieri del Consiglio Generale di Confindustria a Roma, in merito al piano del Governo italiano per superare nel medio periodo la dipendenza energetica dell'Italia, evidenziando altresì la grande opportunità di acquisire una posizione di leadership nel bacino mediterraneo come futuro hub energetico, sposa perfettamente quanto sta facendo l’Università e che trova una sponda fondamentale in Confindustria Lecce e nelle imprese del territorio che operano nel settore, che da sempre accompagnano Unisalento nella programmazione e pianificazione di iniziative qualificate di ampliamento dell’offerta.
“In tale ottica – conclude il reggente – il nostro Salento, naturalmente proteso nel mar Mediterraneo, proprio per le caratteristiche geomorfologiche di cui dispone, può e deve sostenere il Paese, puntando sulla produzione di energia da fonti rinnovabili (sole, mare, vento, ecc.), nel rispetto dell'ambiente meraviglioso di cui disponiamo e senza indugi”.