Ore 20 di domenica 18 Luglio, il Salone della società Operaia di Galatina strapieno. Io lo chiamere “il salone delle feste”. Si! perchè è stata proprio una festa quella di domenica a sera, una festa popolare dove Sindaco, giunta e consiglieri comunali, cittadini e soci, tanti, di questa antica istituzione galatinese, hanno suggellato un patto: Mai più sola, stracciata e dimenticata la nostra città. Un patto dove l’orgoglio cittadino servirà solo a costruire e a restaurare quel sentimento che circola endemico dentro di noi, (anche se alcuni se ne vergognano chiusi in fasulle ideologie), cioè il sapere di essere stati in tempi passati una delle città più prestigiose di tutta la Puglia. Gli stimoli a questa grande opera di ricostruzione devono passare dalla mente di tutti, canalizzati verso i nuovi amministratori che non potranno sbagliare; molti sono giovani e devono costruirsi una reputazione che gli rimanga addosso insieme alle responsabità di avere mille e più occhi che perennemente li osservano.
Proclamati tre nuovi soci, fatto che ci inorgoglisce per lo spessore delle persone come Luigi Moscara: Il mitico “Picopasi” il vero Re del rustico, uno dei prodotti dell’eccellenza galatinese, Francesca Guerrazzi erede con i familiari della storica azienda Infissi Guerrazzi (per inciso il nonno Pietro era stato presidente di questa associazione) e Angelo Sambati uno dei commercialisti più ascoltati della città, io lo definirei “allevatore di aziende”. Premiato anche con targa ricordo il funzionario comunale Geom. Daniele Grappa. Direttore di lavori pubblici molto importanti per il comune di Galatina, (basta pensare all’impegno per la ristrutturazione del Teatro Cavallino Bianco), mai era stato ricordato per il suo impegno, comunque la sua sensibilità va ricordata per la costruzione di una meridiana (l’orologio solare) che dà il momento esatto della tragedia dello 11 settembre 2001 a New York, avvenimento che ha cambiato i destini del mondo nel XXI° sec. Socio onorario, una delle menti più creative della cultura salentina, attore registra sceneggiatore, scrittore giullare istrionico, cosmopolita e portoghese (non nel senso ca nu paga mai) Fausto Romano galatinese purosangue - finu ssotta li cazzetti- direbbe lui.
Adesso non vorrei considerare Fabio Vergine il nostro Sindaco la ciliegina della serata, mancherei di rispetto istituzionale, non certo dell’amicizia. Lui adesso è socio onorario della Società Operaia, ossia è uno di noi, significa che ci rappresenta ed è in comunione e condivisione con tanti lavoratori, artigiani, pensionati, un popolo civilissimo che affolla queste sale il cui simbolo è sempre stretta di mano da oltre 140 anni.