"Al Sig. Sindaco, al Sig. Presidente del Consiglio Comunale. Ho appreso che nell’Assemblea del DUC (Distretto Urbano del Commercio) questa Amministrazione Comunale ha designato la consigliera del PD, Anna Antonica, in rappresentanza della minoranza del consiglio comunale di cui faccio parte.
Chiedo, non avendo avuto il minimo coinvolgimento, di conoscere il metodo e\o la procedura che sono stati seguiti per giungere alla designazione della consigliera di minoranza Anna Antonica. Si fa, oggi, richiesta formale di quanto sopra, non perché il sottoscritto nutrisse un qualche interesse per tale designazione, ma per capire se la correttezza politica, formale e sostanziale, in questo consesso è ancora garantita. A meno che, ovviamente, non si tratti di un disguido o mero errore dell’ufficio addetto, cosa che, comunque, in tal caso, è da considerare con la dovuta attenzione, poiché la ricaduta sui rapporti politici e la responsabilità oggettiva dell’Amministrazione non può lasciarci indifferenti. Ma è occasione questa soprattutto per evidenziare come, ancora una volta, a mio avviso. la politica sia riuscita a dare di se una brutta impressione.
Ma come si fa a nominare nell’Assemblea del DUC una consigliera comunale che, come professione, fa la preside di una scuola.
Ma le nomine politiche vogliamo, una buona volta, che abbiano un minimo di senso, di coerenza e di giudizio? Così avviene che alla commissione sulla mensa scolastica va Sandra Antonica, dove ci starebbe bene, per quanto detto, proprio Anna Antonica; e mi sarei aspettato l’ex sindaca per l’esperienza maturata in quel ruolo o parimenti l’ex sindaco Marcello Amante, che è anche un dottore in Economia e Commercio, quali proposta della minoranza nell’assemblea del DUC e, se avessi avuto la possibilità di partecipare alla scelta, lo avrei sicuramente rimarcato io questo. Ma ci rendiamo conto che non può essere più, e sempre, una semplice spartizione di posti, ma che si tratta dell’affidamento di incarichi politico-tecnici di altissima responsabilità, in cui ci si deve interessare di problemi concreti di vita dei cittadini? In questo caso, dei commercianti di Galatina e delle loro famiglie.
Ma ci rendiamo conto che siamo in questo consesso per dare ognuno, come può e sa, il proprio contributo alla ripresa della città? Ripeterò, sempre senza mai stancarmi, che, anche se perdenti alle elezioni, non siamo qui per mandare tutto in malora. Perché ci sono i cittadini che dobbiamo rispettare. Ed è proprio una questione di rispetto nei loro confronti. Finché si è semplici cittadini queste cose si avvertono, ci si indigna e si denunciano pure; appena si prende posto su uno di questi scranni, ecco, è come se il cervello si “formattasse” e subito si adeguasse, in negativo. Io qui in consiglio ho voluto dare un esempio, cercando di tracciare un solco per una nuova politica e per serietà, portando, per offrirlo a tutti i cittadini, il mio curriculum, con le mie competenze, con le mie esperienze, prima di ricevere l’incarico di presidente della Commissione su ospedale e salute pubblica. Sono stato quasi sbeffeggiato e deriso per questo e ricordo ancora la consigliera del PD, Antonica Anna, che disse, con sarcasmo, che se io avevo delle caratteristiche mie proprie che rendevano la mia persona quella giusta a fare il presidente della commissione sull’ospedale, allora anche lei le aveva, perché suo nonno, disse, era stato tra i costruttori dell’ospedale… Parimenti allora, vorrei dire io, oggi, che forse, il nonno della professoressa Anna Antonica ha costruito anche la “chiazza cuperta”. Chiedo che la risposta alla mia interrogazione sia data nella prima seduta utile del Consiglio. Grazie, distinti saluti.
Galatina, 02.11.2022.
Dott. Antonio Antonaci Capogruppo di “Salute e Diritti”