Il 23 maggio 2024 si è svolta, in un clima di profonda commozione e riflessione, una piccola, ma fortemente simbolica, cerimonia in memoria delle vittime della strage di Capaci. Sono passati 32 anni da quel maledetto giorno, un evento tremendo che ha segnato la storia di questo paese e la vita di tanti di noi.
Indimenticabile quel giorno da cui però è nata la voglia di riscatto dei tantissimi siciliani onesti che, sull’esempio di Giovanni Falcone e di chi perse la vita, lottano ogni giorno per una società più giusta e in cui la mafia non può e non deve trovare spazio. Seguendo un lungo filo rosso, capace di coprire la distanza tra il luogo dell’attentato e Galatina, le Associazioni Virtus e Legambiente hanno deposto una corona di fiori ai piedi di Antonio Montinaro mentre, come sottofondo, una macchina della Polizia di Stato, una dei Carabinieri ed una della Polizia Locale hanno acceso per circa un minuto le sirene in segno di profonda riconoscenza nei confronti di queste donne e di questi uomini straordinari. Hanno preso la parola il Sindaco di Galatina, Fabio Vergine, Antonio De Donno, Procuratore della Repubblica di Brindisi e Roberta Viva, Presidente dell’Associazione LEVERA che gestisce un immobile sequestrato alla mafia ed intitolato al nostro Antonio Montinaro.
Tutti hanno convenuto sull’importanza simbolica della manifestazione odierna che rappresenta un’occasione preziosa per riaffermare con forza i valori della legalità e della giustizia, per ricordare le vittime innocenti e per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di un impegno civile costante contro le mafie e la loro cultura di silenzio e sottomissione. Tutta la nostra riconoscenza va ad Andrea Toraldo e a Mario Perrone, rispettivamente Dirigente e Sostituto Commissario del Commissariato di Polizia di Stato di Galatina, al maresciallo Lezzi, comandante della stazione Carabinieri di Galatina, a Luigi Tundo, comandante della Polizia Locale di Galatina e a tutti coloro che hanno partecipato e condiviso con noi l'evento.