Buonasera, direttore. Mi chiamo Alberto Iacovelli approdato in Galatina da qualche anno ma cittadino del mondo da molto più tempo. Viaggio spesso in realtà non solo del bel paese, e nonostante ciò ho scelto questa cittadina come meta fissa e stabile. (...) Ho scelto di vivere nel centro storico perché innamorato delle sue bellezze, nonostante non sia la mia città natia.
Abito in una via non tanto distante da piazza San Pietro e, con rammarico, ho notato un continuo degrado incentivato spesso da iniziative scellerate private. Parcheggi selvaggi, attività commerciali che si appropriano del suolo pubblico per depositi di qualsiasi cosa, tralasciando tavolini e sedie che spuntano incontrollati, facciate storiche ingabbiate da ponteggi pieni di cartellonistica ma mancati delle autorizzazioni tecniche, per non parlare di strade pubbliche divenute aree private destinate agli usi più folcloristici.
Potrei continuare con numerosi esempi ma sono disgustato dalla sciatteria e dall’incuria che persistono. La cosa più assurda e grave è che tutto tutto ciò accade sotto gli occhi di chi è preposto a vigilare, nonostante le numerose rimostranze. Solo scuse e scuse, mai una risposta o un intervento esaustivo.
È possibile che “chiunque” possa fare ciò che vuole soltanto perché prepotente? A nessuno interessa? Perché si lascia passare tutto? Per l’appunto come disse quel famoso statista italiano della prima Repubblica, a pensare male si fa peccato ma spesso si azzecca.
Ormai le speranze negli enti pubblici sono pressoché vane, spero solo di risvegliare qualche coscienza di qualche Cittadino affinché non passi tutto per normale ciò che legale non è.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro.
Gentile Alberto, pubblico la Sua Lettera nella certezza che l'assessore Nicola Mauro, con la sensibilità e la competenza che lo contraddistinguono, avrà la cortesia di commentare le Sue fondate e preoccupanti considerazioni. Le auguro Buon Anno. (d.v.)