Un’intera città sta piangendo Lino Bello. Artista eclettico, aveva settantatré anni, da sempre si era mosso nel mondo dell’intrattenimento. Sapeva cantare, suonare e, con la sua riconoscibilissima voce calda e bene impostata, presentava e faceva radio. Non c’è stata manifestazione artistica galatinese che non lo abbia visto, almeno una volta, protagonista sul palcoscenico.
Quando ieri si è diffusa, a Galatina, la notizia che la sua esistenza si era conclusa nel Reparto di Rianimazione del “Vito Fazzi”, è stato tutto un susseguirsi di messaggi, di ricordi, di pensieri e racconti diffusi attraverso facebook.
La fredda cronaca dice che, da quattro giorni, non si avevano sue notizie perciò i suoi vicini di casa ed alcuni suoi amici hanno lanciato l’allarme. La Polizia Locale, allertata dal Commissariato di P.S., lo ha trovato ancora vivo ed ha fatto intervenire, martedì scorso, i sanitari del 118.
Lino è stato trasportato al ‘Fazzi’, dove ieri ha cessato di vivere.
“Ci lascia una persona simpatica sempre pronta a scherzare e fare le imitazioni con garbo persona colta e preparata artista completo e sopraffino” – scrive Luciana Negro.
“Che tristezza Lino doverti dire addio così presto. Era da poco che ci eravamo sentiti per una delle nostre lunghe chiacchierate -ricorda Patrizia Bulgari- dove ce la raccontavamo in lungo e in largo e, con la tua pungente ironia, ci scappava sempre una sonora risata!”
Il suo amore per gli animali era noto ed un suo commosso post del 31 maggio scorso, quando aveva perso il suo cane, l'amico più fedele ne è una testimonianza: “Mi illudevo che non sarebbe mai successo! Quindici anni sempre insieme ventiquattr'ore al giorno, lui la mia ombra e io la sua... E non mi dite "tanto era solo un cane!”
“Che mi combini Lino? -è la commossa domanda di Walter Aprile- Ogni notte era tappa fissa passare vicino a casa tua. I tuoi cani, appena sentivano i miei passi, incominciavano ad abbaiare e sentivo la tua voce arrabbiata "citti" altrimenti il vicinato poteva lamentarsi. A qualsiasi ora della notte potevo vedere quella luce accesa. Tu eri notturno come me. Ieri notte, alle 4, sono passato vicino a casa tua come sempre, ma quella finestra era spenta”.
“Maestro Lino, ti ho conosciuto per tua volontà, dopo una mia esibizione canora -ricorda Marco Centonze- tu sei venuto a dirmi che avrei potuto fare molta strada e mi avresti aiutato, ma io non ci ho mai creduto, e così, anche dopo tanti anni, quando mi hai ritrovato a lavorare nel supermercato nella TUA Galatina, ancora una volta sei venuto tu a salutarmi, sempre con il tuo sorriso e la tua semplicità, dicendomi “Ti ricordi ancora di me? Sono sempre quel Lino Bello che ancora ti aspetta.””
“Un bravo presentatore e un amico. Ciao Lino!” Così lo saluta Luigi Fracasso, inventore e direttore de “I Concerti del Chiostro”.
I funerali si svolgeranno il 18 Luglio 2022 alle ore 16:30 nella Chiesa di San Biagio
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