In occasione della XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le classi terze del Polo 1 di Galatina/Collemeto hanno partecipato attivamente ad una serie di incontri, in presenza e online, per riflettere sul tema della legalità. Il 20 marzo, organizzato dalla nostra scuola, in collaborazione con Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie, col Presidio Libera “R. Fonte” e l’Istituto Professionale Nicola Moccia di Nardò, si è tenuto un incontro presso l’auditorium del Liceo “P. Colonna” di Galatina.
Il 21 marzo, un collegamento streaming con Don Ciotti, fondatore di Libera ed il 25 marzo in collegamento dall’aula magna dell’Istituto Professionale “N. Moccia” di Nardò.
Nel primo incontro la nostra dirigente Luisa Cascione, Camilla Palombini (assessore del comune di Galatina), Tommaso Condò (coordinamento provinciale di Libera Lecce) e Roberta Viva (Presidente Levera aps) hanno accolto Brizio Montinaro, fratello di Antonio Montinaro, ombra di Giovanni Falcone e morto con lui a vent’anni nella strage di Capaci.
Tutti i presenti si sono rivolti ai ragazzi perché prima di essere il futuro, sono il qui e ora. Si è parlato di legalità, di impegno, di educazione sociale e di rispetto verso il prossimo, sottolineando che il nostro io non deve prevalere sull’altro perché chi è morto per dovere, le vittime di mafia in questo caso, ha dato la sua vita perché si sentiva parte di una comunità. Si possono fare anche scelte sbagliate, ma - soprattutto nella scuola - è importante correggere, prevenire, intervenire: questa è l’età delle scelte, l’età in cui si forma il proprio pensiero.
La strage di Capaci è stata, quindi, il punto di partenza per una realtà che deve cambiare, che deve mettersi a disposizione della persona vicina, del Paese, della Nazione di cui facciamo parte. Agli interventi dei relatori, sono seguiti quelli dei ragazzi che hanno presentato i loro lavori multimediali e audiovisivi, le loro riflessioni e le loro domande su Antonio Montinaro e sull’associazione Levèra, simbolo di impegno sociale in questa lotta.
Nel secondo incontro, Don Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera contro le mafie, in collegamento da Roma, ha sottolineato quanto sia fondamentale l’impegno costante e continuo di ciascuno di noi nella società.
Nel terzo evento “La mafia è morta? Le mafie oggi sul nostro territorio” è intervenuta Elsa Valeria Mignone (Procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce) che ha parlato ai ragazzi di tredici istituzioni scolastiche in diretta streaming di legalità e lotta alla criminalità. Dopo il suo intervento sono seguite alcune domande degli alunni e la lettura dei nomi delle 108 vittime innocenti di mafia. L’intento dell’iniziativa è quello di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.