La Polizia di Stato sequestra beni per 1500000 euro a due presunti narcotrafficanti di Nardò e Copertino

Nella mattinata del 23 aprile 2025 la Polizia di Stato ha eseguito due decreti di sequestro di prevenzione patrimoniale di beni ritenuti riconducibili direttamente o indirettamente a due persone attualmente detenute (un 42enne di Nardò e un 37enne di Copertino), arrestati durante un'operazione del Novembre scorso. I due, personaggi di spicco del narcotraffico legati alla SCU, sono ritenuti i principali referenti dello spaccio: rifornivano di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina sia le piazze del nord Salento sia quelle del sud Salento.
Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca, ha interessato beni immobili situati tra Nardò, Copertino e Sant’Isidoro e in particolare: - 3 ville, di cui due adibite ad abitazione ed una a casa vacanze in una località balneare; - 1 vivaio, - 1 stazione di servizio per carburanti - 2 autovetture di grossa cilindrata - numerosi terreni nell’agro di Nardò - diversi depositi bancari e Postali per un totale di circa 1.500.000 di Euro
Sono state, inoltre, sequestrate le quote sociali di una società operante nel settore delle costruzioni edili ed infissi, che risulta avere avuto un ultimo fatturato di circa 6.700.000 Euro, con una sede distaccata nel Nord Italia, per un fatturato totale complessivo di oltre 8.000.000 Euro.
I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Lecce – Sezione Riesame e Misure di Prevenzione – su proposta congiunta del Questore della Provincia di Lecce e del Procuratore della Repubblica di Lecce.
L’esecuzione è stata curata da personale della Sezione misure patrimoniali della Divisione Anticrimine, coadiuvato dalla Squadra Mobile e dal personale dei Commissariati distaccati di Nardò e Galatina della Questura di Lecce, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, Polizia Stradale e Reparto volo di Bari.
Le accurate e minuziose indagini patrimoniali, condotte dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniale della Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale temporale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniali personali e del loro nucleo familiare, accertando come le persone in questione, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le rilevanti disponibilità economiche, avrebbero accresciuto il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti.