"La lotta alla violenza di genere deve essere trasversale"

Si riaccende la polemica sulla "Cassetta Rossa. Annamaria Congedo ed Elvira Licchetta rispondono ad Anna Toma e Loredana Tundo

Non cessano le polemiche sulla "Cassetta Rossa", un'iniziativa ideata dall'associazione "Un cuore protetto" di Noha e fatta propria anche dalla Provincia di Lecce. 
Annamaria Congedo, assessore alle pari opportunità del Comune di Galatina, ed Elvira Licchetta, rispondono alla Presidente della omologa Commissione Provinciale, Anna Toma e alla Consigliera provinciale Loredana Tundo:
"Carissime, sempre con spirito di mutua solidarietà, ci teniamo a rispondere alle Vostre pregiate per significarVi le nostre opportune riflessioni. Duole doversi rendere conto che le “parole” e le “azioni” legittimamente intraprese da parte di un’istituzione vengono travisate e abusate, e anziché trovare un composto confronto con interlocutori istituzionali, vengono strumentalizzate per becera bagarre politica.
Per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio sulle reali motivazioni che ci hanno spinto “democraticamente”, svolgendo esattamente il ruolo di chi sul territorio si deve occupare di vigilare ed essere da stimolo alla valorizzazione delle politiche di genere, come Commissione per le Pari Opportunità cittadina e Assessorato a non aderire al progetto “sponsorizzato” dalla Consigliera Provinciale con delega alle Pari Opportunità, Loredana Tundo e dalla Commissione omologa della Provincia intendiamo per inciso chiarire che: “La Cpo di Galatina ha deciso di non aderire al “Progetto Cassetta Rossa”, promossa dall’Associazione “Un cuore protetto ODV” ed avallata dalla CPO della Provincia, dalla Consigliera Loredana Tundo poiché, non ne condivide né la metodologia, ritenendola superata e anacronistica, né l’efficacia;
non ritiene il progetto di nessuna utilità a rafforzare la rete antiviolenza già esistente attivamente sul territorio dal 2014.
Anche perché, di cassettine l’Italia è disseminata, come anche di “scarpette rosse” e di “panchine rosse”, ma crediamo che si tratta unicamente di gesti simbolici fine a se stessi, per così dire di mera facciata, ma senza un reale impegno concreto e risolutivo, contro la lotta ad ogni forma di violenza nei confronti delle donne, dei minori, e tra i minori.
Forse dieci anni fa, sono stati dei simboli utili a sensibilizzare l’opinione pubblica, a far riflettere sul fenomeno ai più sconosciuto, a ricordare le vittime, ma oggi che si è convintamente d’accordo sul fatto che è un problema culturale della società, è necessario ricorrere ad azioni concrete e non a trampolini di lancio, rischiosi e arbitrari.
Ribadiamo, è un metodo ben lungi dall’essere ritenuto un progetto innovativo e funzionale per contrastare un fenomeno cosi radicato.
Niente di personale, dunque, nei confronti dell’Associazione Un Cuore Protetto ODV e del suo Presidente, i quali liberamente possono svolgere la loro mission, andare nelle scuole, nelle piazze, ricevere chi legittimamente decida di rivolgersi a loro per essere ascoltati, anzi ci uniamo a Sua Santità il Papa ed al Presidente della Repubblica Mattarella nel lodare l’impegno per l’attività intrapresa lo scorso anno; tuttavia rimangono le perplessità laddove chi pretende di operare in materia di violenza di genere deve tener conto di una normativa regionale specifica, il cui rispetto appare un po’ in controtendenza con l’utilizzo di una cassettina rossa.
Questo l’unico e solo motivo alla base del nostro diniego, rimanendo allo stato attuale le nostre perplessità in punto di diritto sulle evidenti violazioni della normativa regionale e non solo, in una materia così delicata come la violenza di genere, che per l’appunto essendo di carattere emergenziale richiede particolari cautele nella procedura da rispettare, richiede tanta esperienza e pratica nel muoversi nell’ambito di una rete istituzionale già segnata.
Non importa se altre Commissioni hanno espresso un’opinione diversa rispetto all’adesione per l’installazione della cassettina rossa nei propri territori, ciascuno si determina secondo coscienza ma, certo fa pensare  le ragioni dovrebbero convenire sui punti di fragilità del progetto, tutt’altro che innovativo, invece, come accaduto a prestare il fianco a personalismi, lamentando il fatto che la CPO di Galatina non ha interessato del diniego anche l’associazione in questione Un Cuore Protetto ODV e il suo Presidente.
A dire il vero, la Cpo di Galatina ha riscontrato solo gli attori istituzionali dai quali è giunta la richiesta di adesione al progetto, ovvero la CPO della Provincia e la Consigliera Provinciale con delega alle Pari Opportunità Loredana Tundo, ritenendo altresì opportuno portare a conoscenza del diniego al progetto Cassetta Rossa le altre Cpo che risultano essere attive in Provincia, senza nessuna pretesa esaustiva in tal senso; ci perdoneranno quelle rimaste escluse.
L’Associazione Un Cuore Protetto ODV, non ci hai mai interessato direttamente di alcuna richiesta di adesione al progetto, neanche per le vie brevi, ha trovato sostegno direttamente in altri interlocutori istituzionali, scavalcando completamente la CPO territorialmente prossima; altresì non ci risulta che il dottor Scalese sia un attore istituzionale nella rete antiviolenza (a differenza nostra) e quindi abbiamo ritenuto non dovesse essere destinatario della nostra nota di riscontro.
In ordine a questo punto, visto la confusione che si sta facendo, soprattutto a mezzo social, compromettendo così la corretta informazione in materia di violenza di genere, che è l’unica cosa che ci può riguardare in questo momento storico e non altro, siamo noi ora, come Commissione permanente del Comune di Galatina, quale organismo di parità, a porre delle domande: ⁃ Sono state rispettate le regole della trasparenza amministrativa? Come mai si è scelto di supportare in modo così rilevante e con tutti i mezzi possibili il progetto di questa associazione e non un altro?
⁃ È stata espletata una selezione pubblica in base alla quale si è addivenuti a questa scelta? Oppure solo l’Associazione “Un Cuore Protetto ODV” in tutta la Provincia ha a cuore siffatte tematiche?
⁃ Si sono rispettate le regole previste per gli enti del terzo settore?
⁃ E da ultimo, su chi ricade la responsabilità del modello “Cassetta Rossa” in caso di violazione della riservatezza sulle segnalazioni da parte delle vittime, dei rischi legati alla tempestività di una risposta o di un intervento immediato da parte dei Servizi territoriali e/o delle Forze dell’Ordine, qualora la normale procedura di presa in carico o di protezione venisse vulnerata dal progetto?
Sul Comune? Sul Sindaco? Sui Servizi? Sul Presidente di Un cuore protetto ODV?
- Insomma, differentemente da quanto asserito dal dott. Scalese e dalla Consigliera Provinciale Loredana Tundo, la questione non è affatto politica, anzi è sostanziale e procedurale, perché la Cpo non ha messo in rilievo che il Presidente di suddetta associazione è anche segretario di un partito politico della città di Galatina, non ha messo in rilievo la sua legittima militanza politica attiva a favore di alcuni competitor nella attuale campagna elettorale pugliese, da cui trova così tanto sostegno in nome di lotta alla violenza di genere.
Ecco noi questo non lo abbiamo fatto, e pur non facendolo, anziché ricevere risposte sui punti di perplessità evidenziati, in un clima del tutto surreale siamo state accusate, Noi, ingiustamente, di aver rifiutato l’adesione per questioni politiche, anzi direi partitiche.
⁃ La libertà con cui agiamo e procediamo nello svolgere l’attività istituzionale che ci compete è totale, assoluta, la Cpo di Galatina è un organo istituzionale terzo, apolitico; non essere accondiscendenti con alcune logiche scorrette non vuol dire connotarsi politicamente.
E’ il caso di ribadire in modo fermo e deciso che la lotta alla violenza di genere deve essere trasversale, senza colore politico, deve poter appartenere a tutti, ed ogni volta essere tirati per la giacchetta in queste vicende così inutili, francamente è svilente e rischia di far perdere tempo, laddove il tempo è già poco.
Galatina, 08 novembre 2025
Annamaria CONGEDO, Assessora alle Pari Opportunità Comune di Galatina
Elvira LICCHETTA, PRESIDENTE CPO Galatina