Si è spento oggi Alberto Fortuzzi. Era nato 83 anni fa a Bologna. Nel 1953, dopo essere stato per tredici anni a Monopoli, era venuto a Galatina, con il padre Domenico per costruire la Fedelcementi, la cementeria voluta da Giovanni Fedele. Fu lui a collaborare al montaggio e a collaudare il primo forno e i primi mulini. Partecipò sempre attivamente allo sviluppo tecnico del cementificio ed alla sua manutenzione.
Il 31 gennaio 1991 andò in pensione dopo aver potuto assistere all’inaugurazione “dell’impianto per cemento più all’avanguardia in Europa” (l’attuale stabilimento Colacem).
Chiunque sia entrato in contatto con lui lo ricorda come una persona molto generosa, affabile e amica di tutti. La marcia degli impianti, per Alberto, veniva prima di ogni altro impegno e, con i suoi modi gentili, riusciva ad ottenere sempre il massimo dai suoi collaboratori.
Nel 1964 fondò, con il cognato Espedito Bellantuono, la Metalmeccanica Salentina (poi divenuta Nuova Metalmeccanica) un’azienda che doveva fungere da supporto allo stabilimento di via Corigliano.
Era “innamorato” del suo lavoro. La sua autobiografia dal titolo “Alberto ed… il cemento” rappresenta “la memoria di un evento che ha cambiato la struttura sociale di Galatina raccontata da chi è stato protagonista in prima linea” (Zeffirino Rizzelli).
I funerali si svolgeranno il 29 gennaio 2016 alle ore 15 partendo dalla Sala degli Angeli (Chiesa di San Biagio).